
30 Apr Seminari di approfondimento tecnico-giuridico in Diritto del Lavoro “Le modifiche e le novità del diritto processuale del lavoro”.
Teatro Manzoni ore 13.00-16.30 date 31 maggio, 7 – 14 – 21 – 28 giugno, 5 luglio 2013
La legge 92/2012 ha introdotto una nuova fase sommaria obbligatoria per le impugnazioni dirette
ad ottenere l’applicazione dell’art.18 S.L. Tale normativa, successiva alla riduzione e semplificazione dei riti processuali ad opera del D.l.vo 1 settembre 2011 n. 150, si pone in controdentendenza rispetto a tale tentativo di razionalizzazione della materia.
L’antitesi è evidente laddove si consideri che tale nuovo rito sommario non riproduce, sul piano sistematico, alcuna delle disposizioni del D. leg.vo 150/2011, ma assembla principi tratti da istituti processuali tra loro diversi e non omogenei, realizzando un ulteriore tipo di procedimento caratterizzato dalla deformalizzazione della cognizione, con ampi poteri organizzativi rimessi alla discrezionalità del Giudice ed altrettanti nuovi mezzi di impugnazione.
L’adozione del rito resta sottratta alla disponibilità della parte, cui non sarebbe consentito, secondo i prevalenti indirizzi intepretativi, scegliere la forma ritenuta più idonea alla tutela dei propri interessi, ad
esempio attraverso l’azione ordinaria di merito dell’art. 414 cpc..
In tale contesto vengono ad inserirsi anche le ulteriori novità recate dalla legge 7/8/2012 n. 134, che, curiosamente, considera funzionale alla “Realizzazione di” misure urgenti per la crescita del Paese”, l’introduzione di nuove ipotesi di inammissibilità dell’appello (art. 342; 348 bis; 348 ter; 434;
436 bis; 447 bis cpc) la limitazione alla produzione di nuove prove (art. 345 cpc) la creazione di un vero e proprio “filtro”per la proposizione del gravame, mediante il labile requisito della “ragionevole probabilità di accoglimento dello stesso”.
Anche il processo per cassazione non resta indenne da tale attivismo legislativo, risultando completamente soppressi all’interno dell’art. 360 n. 5 cpc, i profili di impugnabilità della sentenza di appello per “omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione”.
Tutte le suddette tematiche costituiranno oggetto di esegesi ed approfondimento nei “Seminari di
approfondimento tecnico-giuridico in Diritto del Lavoro” (vedi locandina) che, ormai tradizionalmente, l’Associazione degli Avvocati Romani organizza, sui temi professionalmente più complessi e nuovi (scarica modulo d’iscrizione).
Tale iniziativa, ancora una volta mirabilmente organizzata dalla segreteria scientifica dell’Avv. Luciano Tamburro e dell’Avv. Prof. Silvano Piccininno, vede impegnati autorevoli Professori, Magistrati del Lavoro e Professionisti di riconosciuto valore.
I corsi si terranno presso il Teatro Manzoni, in via Monte Zebio, n. 14/C, Roma, dalle ore 13,30 alle ore 16,30, come da seguente calendario tematico:
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